I giganti silenziosi
Il libro ” I giganti silenziosi” di Tiziano Fratus ci racconta dei grandi alberi monumento presenti nelle città italiane.
E’ un viaggio in alcune grandi città italiane alla ricerca degli alberi centenari presenti all’interno delle spazio urbano.
Gli alberi vengono descritti,viene raccontata la loro storia e si possono vedere le immagini attraverso foto suggestive. La grande sensibilità e l’amore dell’autore verso gli alberi arricchiscono le descrizioni e la narrazione.
E’ un libro che dovrebbe essere letto dagli amministratori di diverse città italiane i quali a seguito di eventi meteorologici che hanno provocato anche la caduta degli alberi,hanno pensato bene di tagliare il problema alla radice e,invece di rafforzare,sostenere gli alberi monumentali presenti, hanno pensato bene di tagliarli, privando così le comunità umane di presenze consolatorie e vivificatrici e privando le città di elementi di vivibilità capaci di rendere gli spazi urbani più temperati e densi di memoria storica.
Nella parte iniziale del libro prima dell’inizio del viaggio l’autore fa delle riflessioni dense e profonde esplorando il profondo rapporto tra uomini e alberi.
Di seguito ne riporto una:
"Ma esistono dei segni,nel mondo che ci circonda, che hanno mantenuto una propria sacralità,per molte persone questi segni sono importanti, come se fossero sopravvissuti alla spoliazione del senso religioso,del tempo religioso che essi hanno rivestito,quanto alla smaterializzazione imposta dalle tecnologie di comunicazione,così pervasive. Gli alberi,i boschi,le foreste e le montagne, i deserti, le vastità remote hanno mantenuto questo senso di sacralità. Suscitano in noi un anelito spirituale che ci porta a rispettarli,ad avvicinarli e a sacralizzarli,a proteggerli anche con leggi, poiché, al contempo, percepiamo che non si tratta solamente dell’albero,del bosco,della foresta o della montagna che abbiamo di fronte ; essi sono questo che noi percepiamo sensorialmente ma sono anche molto altro, entrando in contatto con loro entriamo in contatto con qualcosa di più grande,di vasto,di immenso,di cosmico.”
Maria Di Tano