Domande Metamodello II
Nel precedente articolo riguardante le Domande Metamodello è stato preso in evidenza il procedimento della GENERALIZZAZIONE, nel presente post si parlerà del procedimento della DISTORSIONE.
Quante volte comunicando con gli altri,ma anche con noi stessi nel nostro dialogo interiore,ci siamo ritrovati con dei fraintendimenti,degli equivoci e un modo di “vedere” la realtà del tutto negativo e distruttivo. Alla base di molte di queste situazioni c’è la distorsione: una visione distorta delle cose e delle situazioni che si basa sul nostro bisogno di controllo della realtà e sui nostri desideri.
La realtà viene trasformata con il giudizio e l’interpretazione e così si afferma come vero qualcosa che è stato semplicemente interpretato. Nell’ambito della Distorsione una modalità è la “lettura del pensiero” del genere : “so cosa pensano”..”pensano di me che sono grasso”..”pensano di me che non sono all’altezza”..”pensano di me che sono strana” ecc..
Se si chiedesse a chi applica questa lettura del pensiero : ..”come fai a saperlo?”..”che prove hai che sia ciò che pensano?” ..”ti sembra possibile sapere cosa passa per la mente di una persona?” Queste domande porrebbero più di un dubbio e tutti i “lettori del pensiero” rifletterebbero sull’arbitrarietà assoluta del procedimento.
Un’altra modalità è la relazione causa/effetto dove si stabilisce una relazione causale tra il fatto x e il fatto y. Esempio :…”Non riesco ad avere una relazione stabile (x) perchè sono insicura(Y)”…. “non posso avere buone amicizie femminili(x) perché le altre donne sono invidiose di me (y)”….
Se si facesse notare,andando nello specifico, in che modo “y” determina “x” e che la relazione stabilita è arbitraria, si aprirebbe un varco che porterebbe a demolire questa distorsione demotivante.
C’è poi la cosiddetta “performativa perduta” quando un’opinione è presentata come un fatto certo, tipo:…”non si può mangiare in modo sano quando si ha poco tempo per impegni lavorativi e familiari”….oppure come :…”non si può mantenere la linea senza andare in palestra tre volte a settimana”.
Sono chiaramente opinioni che però sono presentate come verità. Anche queste ultime possono essere smontate con le domande metamodello che vanno ad indagare meglio come : “Chi lo dice?” “Come lo sai?” “Qual’è la relazione tra le due cose?” “Perché dovrebbe avvenire ciò?”
Queste tre modalità di pensiero che sono state presentate sono tipiche della distorsione e sono chiaramente limitanti, portano alla non azione, al non cambiamento ed alla autogiustificazione.
Maria Di Tano